Mantova

Era da una vita che volevo andarci – e finalmente questo autunno l’ho vista.
E’ un piccolo gioiellino, che si fa ammirare ancora prima di arrivare in città… si arriva da Ponte San Giorgio, attraversando il Mincio, direttamente di fronte al Palazzo Ducale.
E’ una poesia per gli occhi!
Quel giorno poi c’era una bellissima luce, l’aria era frizzante ma il sole ha accompagnato la giornata divinamente, permettendo una bellissima passeggiata per la città e la visita di Palazzo Te – che deve il nome ad una delle isole che costituivano Mantova nel XV secolo, e in particolare alla più piccola, chiamata Tejeto, poi abbreviato in Te.
Il palazzo, immerso nel verde, era il luogo di svago per la famiglia Gonzaga, e diversi affreschi e decorazioni delle sale ne rendono molto bene l’idea.
La Sala dei Cavalli mi è rimasta particolarmente impressa, per la maestosità e i dettagli degli affreschi che rappresentano i destrieri nel loro nobile portamento.
Per pranzo abbiamo provato questo posticino di giovani ragazzi, che reinterpretano i classici della cucina mantovana con abbinamenti interessanti – si chiama Sucar Brusc, e merita provarlo se vi capita!
E poi, a neanche 10 minuti a piedi da qui, c’è una meraviglia che non avrei mai scoperto da sola!
Sto parlando del Teatro Scientifico del Bibiena, che risale alla fine del 1700 e che è un altro piccolo gioiello custodito dalla città. In attesa di poterci tornare, questa volta a godere di un concerto, non resta che ammirarne l’eleganza…